Recensione Tomtom Go 825M Live Europa
Unboxing..
La scatola è una semplice scatola di cartone bianco con le immagini del prodotto. Vi è in bella evidenza il fatto che sia possibile ottenere micro-aggiornamenti gratuiti della viabilità da parte della community (tramite il Mapshare) e che sia “100% Legal”..
Al suo interno ritroviamo, oltre al dispositivo, un cavetto USB, il caricatore da auto, il poster di installazione
Mi ha stupito la mancanza di un manuale d’uso, nemmeno su supporto digitale e nemmeno all’ interno del dispositivo, che (come tutti i Tomtom di nuova generazione) se collegato al pc non viene più visto come memoria di massa e quindi non si può accedere direttamente dal computer ai file al suo interno.
E’ vero, Tomtom è conosciuto universalmente per la facilità d’uso, perché lo si può usare da subito, senza dover leggere manuali, Ma resto convinto della sua utilità per sfruttare appieno il dispositivo.
In ogni caso, si può scaricare da qui.
Il dispositivo è realizzato con materiali plastici di buona qualità, e l’assemblaggio è ottimo: nessuna vite in vista, nessuno scricchiolio, buona impressione di solidità del tutto.
La cornice frontale nera ha un elegante effetto “texture”, il contorno e scritte cromate. Si adatta bene allo stile della maggioranza dei cruscotti delle auto moderne.
È ampio ma sottile a sufficienza per entrare nelle tasche agevolmente.
Nella parte superiore, ben nascosto da un coperchietto, si cela uno slot per microSD (ammetto di averlo scoperto solo dopo qualche giorno).
Sul retro troviamo la porta USB per l’alimentazione e il collegamento al pc, il pulsante di accensione/spegnimento e il supporto Easyport.
L’alimentatore per presa accendisigari è adatto sia per veicoli a 12V che a 24V, e fornisce in uscita una tensione di 5V a 1,2A massimi. Ricordo che non è presente un alimentatore a tensione di rete, ma il connettore USB consente ampia gamma di soluzioni sia in casa che in ufficio che in auto.
Supporto, alimentatore e cavetto riportano elegantemente il logo delle due manine Tomtom.
Caratteristiche:
La Moglie forse salterà a piè pari questa sezione, visto che i nudi dati tecnici, solitamente, non le interessano.
Ma per i Tecnofun, le specifiche tecniche ufficiali sono qui http://www.tomtom.com/it_it/products/car-navigation/go-live-825-m-europe/index.jsp#tab:specifications
Le integro dicendo che il dispositivo è dotato di vivavoce Bluetooth per i cellulari, indicatore di corsia avanzato, sintesi vocale TTS, riconoscimento comandi vocali, QuickFix per abbreviare i tempi di ricerca satelliti GPS, tutti i servizi Live gratuiti per un anno (poi su abbonamento, 50 euro all’ anno) e, come già detto, aggiornamento gratuito della cartografia a vita!(La cartografia è europea, 45 paesi coperti, di cui: copertura dettagliata: 31 paesi, copertura parziale: 7 paesi e strade di collegamento per 7 paesi).
Il display è da 5 Pollici 16:9, 480 per 272 pixel, con touch resistivo.
La CPU dovrebbe essere da 500Mhz e la RAM 128 Mb, come gli altri TomtomGo. consente comunque un pieno utilizzo delle funzioni dell’ apparecchio senza attese o difficoltà
Installazione:
Una cosa troppo spesso trascurata è la corretta installazione (o meglio il posizionamento) del dispositivo, quando lo si utilizza in auto. E’ una cosa molto importante, perché coinvolge la nostra sicurezza alla guida. In questo il manuale da degli ottimi consigli, e qui sul nostro Wiki, potete trovare quelli di Poigps.com qui .
Il Go Live 825 è dotato di staffa Easyport, come molti moderni modelli Tomtom. In sostanza è un sostegno molto compatto a ventosa, che resta attaccato al retro dl navigatore e permette di ruotarlo di circa 130° sull’ asse verticale.
La separazione dei due pezzi (navigatore e supporto) non è prevista, è in realtà possibile, ma con una manovra che definirei poco ortodossa.
E’ una soluzione che ha dei pregi e dei difetti: Sicuramente così è difficile lasciare in giro il supporto, e lo stesso è sufficientemente poco ingombrante e discreto, ma di contro è veramente troppo vicino al navigatore, il che si traduce in manovre difficoltose per fissare e rilasciare la ventosa tramite l’apposita ghiera. Proprio per come è conformato, mantiene il dispositivo vicino al vetro, il che può risultare poco ergonomico nelle auto il cui parabrezza è distante dal guidatore o molto inclinato (ricordiamo che è un dispositivo touch, e che va raggiunto con le dita senza doversi allungare).
Ad esempio nella mia Station Wagon diventa poi scomodo raggiungere lo schermo del navigatore se uso la ventosa sul vetro, troppo lontano, e preferisco utilizzare il supporto come se fosse un “cavalletto” per sostenere il navigatore inclinato del giusto angolo posizionandolo nello spazio appositamente studiato per questi apparecchi nella parte bassa del cruscotto della mia auto, rinunciando al montaggio sul vetro.
Non avendo un braccio flessibile o orientabile è anche impossibile utilizzare i vetri laterali al parabrezza presenti su molti monovolume.
Avrei preferito trovare nella confezione perlomeno un dischetto adesivo che consentisse anche l’utilizzo sul cruscotto dell’ Easyport.
Ho trovato assai comodo lo schermo “ruotabile” di 180° (l’immagine nel display è in grado di ribaltarsi di 180 gradi, comandata da un sensore di orientamento in modo da risultare diritta sia con la ventosa piegata verso il basso che verso l’alto). L’effetto grafico della rotazione è forse un po’ datato per un Tecnofun, ma qui veramente conta la praticità della funzione, che amplia davvero molto le possibilità di posizionamento, ed è ben gradita.
Tenete conto di posizionare il navigatore in modo che sia facilmente alimentabile dalla presa accendisigari con il cavetto in dotazione, in quanto l’autonomia non è eccelsa (dichiarata 2h, da me riscontrata circa 1h e 30, sopratutto con il bluetooth inserito). Dopotutto l’ utilizzo principale è a bordo di veicoli, e mantenendo il navigatore connesso all’ alimentazione si beneficia anche di una comoda funzione di accensione e spegnimento automatici, contemporanea a quella dell’ auto.
Utilizzo:
E via, si parte!
All’ accensione, si nota il display: luminoso e da 5 pollici, per molti il compromesso ideale tra visibilità e tascabilità (peccato la sporgenza dell’ Easyport).
Ai primi tocchi, il Tecnofun si trova un po’ spiazzato: il pannello touch è di tipo resistivo, e forse nemmeno dei più pronti o sensibili. Il feeling che ne deriva è di un prodotto di qualche anno fa, e sembra strano scorrere schermate e fare zoom premendo, anche con una discreta forza, gli appositi tasti a schermo, invece che effettuare swipe e pinch to zoom.
Il Tecnofun è oramai abituato al multitouch, agli schermi capacitivi e a sistemi ultra fluidi che danno la massima priorità all’ input utente. Ritrovarsi un pannello resistivo simile a quello dei vecchi Tomtom XL è, all’ inizio, spiazzante.
La Moglie, solitamente non ci fa così caso, e se già non usa uno smartphone tutto il giorno, gli basteranno pochi tocchi per capire con che forza premere e quante frazioni di secondo attendere che alla propria azione, corrisponda una reazione.
Alla fine ci arriva anche il Tecnofun, e si ricorda che ha tra le mani un navigatore, e che l’importante è che lo guidi nei percorsi, piuttosto che essere ultra reattivo nei menù.
Ma questo resta, a mio parere, uno dei più grossi difetti a livello di feeling di questo modello. Si pensi nei centri commerciali, ove sono esposti i prodotti e è possibile provarli con mano, ma (essendo all’ interno) privi di segnale GPS.
In quell’ ambito, la prova di un minuto o due di esplorazione dei menù non renderà giustizia a questo modello, e il cliente resterà meglio impressionato da altri prodotti con un pannello touch di tipo capacitivo o più reattivi ai polpastrelli dei potenziali clienti.
Grazie al QuickFix e alla SIM integrata la posizione viene rilevata molto più velocemente rispetto all’ utilizzo del solo ricevitore GPS passivo, e si avvicina alle prestazioni dei moderni smartphone, sempre connessi e geolocalizzati grazie all’ incrocio di informazioni quali effemeridi, A-GPS, dati del ripetitore telefonico e delle reti wi-fi.
Questo modello, infatti, è tra quelli abilitati ai servizi LIVE, ha quindi una SIM Vodafone integrata che consente al navigatore di usufruire di alcune informazioni che può reperire dai server Tomtom. Il primo anno di utilizzo dei servizi LIVE è compreso nel prezzo di acquisto.
I Servizi LIVE comprendono, oltre al già citato QuickFix GPS, l’ HD traffic, il servizio Autovelox di Tomtom, ricerca TripAdvisor, Ricerca Expedia, Meteo, Twitter, e la ricerca locale, utile per fare ricerche in rete quando non si conosce l’indirizzo preciso.
Il navigatore diventa così “connesso”, anche se per gli aggiornamenti più corposi, come ad esempio aggiornamenti software o di cartografia, è necessario affidarsi alla connessione di casa, scaricarli tramite MyTomtom, e poi trasferirli sul dispositivo.
C’è anche da rilevare che la connessione al server Tomtom richiede qualche istante dopo l’accensione, sarà così impossibile utilizzare una delle funzioni Live, come ad esempio usare il local search per trovare una destinazione, se non dopo una, seppur breve, attesa.
Pare anche che il local search sia comunque limitato: serve a andare verso un luogo di cui no nsi conosce l’indirizzo preciso. Sebbene gli esercizi commerciali vengano bene o male rintracciati, lo stesso non posso dire per le aziende. Nei miei test non ho avuto risultati, a differenza di Google Navigator.
L’ interfaccia, rispetto alle generazioni precedenti Tomtom, è stata leggermente rimodernata nel design e rivista nell’ organizzazione. Ora il menù principale propone solo sei scelte: Vai a, Visualizza mappa, Pianifica percorso, Servizi LIVE, Impostazioni, Aiuto.
La maggioranza delle funzioni interessanti sono state così raggruppate in “Impostazioni”, vera isola felice per il Tecnofun.
La nostra Moglie ideale, invece, apprezzerà molto un menu principale in una sola schermata, senza tutte quelle icone “inutili”.
La barra di stato blu inferiore delle vecchie versioni ha ora un design più moderno, divisa in tre sezioni che svolgono sia la funzione informativa (mostrando svolte, velocità, orario..) che quella funzionale, permettendo di passare dalla visuale 3D a quella 2D a volo di uccello , di regolare il volume, e di visualizzare il percorso.
A differenza delle versioni più vecchie, un Tecnofun come me sente decisamente la mancanza del livello del segnale GPS indicato nella schermata principale di navigazione. In particolari condizioni ambientali e di veicolo (disturbi esterni, parabrezza schermati), poteva infatti capitare di avere un segnale instabile e insufficiente alla navigazione GPS, e l’indicazione immediata del segnale/numero di satelliti agganciati era utile.
E’ apprezzabile la possibilità del menù rapido, che aiuterà sopratutto la Moglie a raggiungere facilmente quella funzione di menù che utilizza di più. E’ un peccato che non sia possibile inserire in questo menù l’attivazione/disattivazione del Bluetooth, nell’ ottica del risparmio della batteria.
Infatti anche il Tomtom 825 Live ha la possibilità di essere connesso tramite Bluetooth al telefono cellulare per essere utilizzato come viva voce senza fili in auto. E funziona molto bene: dal mio telefono viene correttamente visto come auricolare (e non posso dire lo stesso dell’ impianto viva voce di serie dell’ auto) e l’audio viene correttamente reindirizzato all’ altoparlante del navigatore.
Anche il Tomtom si avvantaggia di questa connessione, in quanto diventa possibile chiamare i Punti Di Interesse nel caso siano corredati di numero di telefono. La SIM interna al navigatore, infatti, è solo per la connessione dati.
Nella navigazione stradale, non si può non apprezzare il caro vecchio sistema Tomtom. Nonostante i miglioramenti estetici, l’aggiunta di servizi, la stratificazione di 4 livelli di calcolo per il percorso, si riconoscono gli elementi caratterizzanti, nel bene e nel male, del software che, da circa 20 anni, è ai vertici del mercato e della diffusione.
Si, un discorso a parte merita la cartografia e il calcolo dei percorsi, non più basato, come un tempo e come è ancora per la concorrenza solo sui nudi dati cartografici, ma su più livelli logici, che nei modelli Tomtom più completi come l’ 825, sono 4: Mappa base, IQ Routes, Mapshare e HD Traffic. Per capire cosa sono e come vengono implementati nel calcolo, rimando a questo reportage sulla creazione delle mappe da parte di Tomtom.
Sopratutto l’ HD traffic, con i miglioramenti nel corso degli ultimi anni e le informazioni ogni 2 minuti, riesce ad essere il sistema attualmente più efficiente per la gestione del traffico nella navigazione GPS.
Il Mapshare, grazie alla comunità di clienti Tomtom sempre più numerosa, diventa indispensabile per prevenire quei piccoli inconvenienti dovuti a modifiche alla viabilità, magari strade divenute impraticabili per lavori o a causa di eventi piacevoli ma purtroppo divenuti relativamente frequenti come frane, smottamenti, esondazioni..
La cartografia è ai massimi livelli nel settore, e le modifiche della comunità e l’ abbonamento che assicura di avere tutti gli aggiornamenti che usciranno anche in futuro, rappresentano la massima offerta nel settore.
È nell’ uso, dicevo, che si apprezza di più questo navigatore, e che si riconosce l’ anima di Tomtom, per chi lo ha già utilizzato.
Un anima che non si svela subito: la grafica in navigazione è praticamente la stessa di 10 anni fa, e lo sono anche i micro scattini nello scrolling della mappa, non una apparenza ultramoderna e sfavillante quindi, ma una concretezza e una attenzione a tutti gli aspetti che possono riguardare il calcolo di un percorso che è segno distintivo di Tomtom.
Ho trovato sempre plausibili i percorsi proposti (naturalmente nell’ ottica di un algoritmo) e apprezzato le recenti finezze per renderli ancora più aderenti alle esigenze del cliente, come la gestione del traffico e il tentativo di avere le modifiche cartografiche più aggiornate possibili.
L’indicatore avanzato di corsia è veramente spettacolare, oltre che utile, ma io personalmente lo ho trovato sempre un po’ troppo invasivo: negli istanti in cui è visualizzata la schermata delle corsie suggerite a pieno schermo non si hanno più le indicazioni ausiliarie come ad esempio gli avvisi visivi dei PDI. Avrei preferito fosse più piccola e non a pieno schermo, ma certo non sarebbe stata così spettacolare.
La voce guida, dotata anche di Text 2 Speech, è piacevole e il volume è adeguato e ben modulabile. Il navigatore è dotato anche di comandi vocali, altra cosa utilissima, perché permette di impostare le funzioni del navigatore senza dover accostare e senza staccare le mani dal volante.
Lo ho trovato sufficiente, anche se la comprensione dei comandi può peggiorare anche di molto a seconda del posizionamento del navigatore (e quindi del microfono) e dal rumore ambientale, e mi sembra ancora inferiore, nel riconoscimento, rispetto ai sistemi più moderni di Apple o Android.
Lo posizionerei alla pari con il riconoscimento vocale del sistema multimediale si serie della mia auto, e alla pari di tutti i sistemi simili. Se ne avete già usati (anche su vecchi Tomtom), sapete bene cosa aspettarvi.
Riconosce oltre 100 frasi di comando preimpostate, ma il problema principale che ho riscontrato è che per attivare il riconoscimento vocale è necessario un tocco sullo schermo, e che non è previsto un comando per dare la conferma di alcune operazioni, che sul display si traduce nella pressione del tasto “Fatto”. Fortunatamente, come sui precedenti modelli, si può impostare l’ accettazione automatica del percorso calcolato dopo 10 secondi di attesa, così da usare solo la voce per impostare una destinazione e essere guidati verso di essa.
Il pulsante di accensione e spegnimento, posto sul retro, non è comodissimo, e obbliga a ricercarlo alla cieca con i polpastrelli. Così come la presa USB per la ricarica, discreta, ma decisamente scomoda da infilare con il connettore, sopratutto in luoghi non ben illuminati, come l’abitacolo della propria auto di sera.
lo slot per la microSD è ben protetto da un coperchietto nella parte superiore (o inferiore, dipende come lo si gira) del dispositivo. E’ sicuramente un valore aggiunto, ma con 8Gb di memoria interna (di cui liberi circa 3,3Gb) e la scelta di non poter usare il dispositivo come memoria di massa una volta collegato al pc, sfugge un po’ la sua vera utilità.
Un Tecnofun, infatti, perderà la possibilità di fare il backup di sicurezza completo del contenuto del proprio navigatore, cosa che permetteva il ripristino in caso di disastri software. Ora sarà necessario riscaricare da MyTomtom o addirittura rivolgersi all’ assistenza.
Naturalmente la Moglie non sentirà questa mancanza, anzi, non si sognava di fare il backup, e facendolo rischiava di cancellare inavvertitamente qualche file indispensabile al funzionamento. Quindi è un pregio o un difetto, questo, a seconda del punto di vista che assumiamo.
Come si caricano, allora, i contenuti extra sul navigatore? Con MyTomtom. Installando questo programmino sul pc si potrà, tramite il proprio browser, installare POI, avvisi, voci, immagini e schemi di colore, anche di terze parti.
Ho provato a installare i POI di Poigps.com con tanto di avvisi in Ogg e icone 24×24 scaricati con Turbopoi, e ha funzionato tutto al primo colpo. E’ possibile utilizzare la selezione multipla dei file per caricare in una sola volta tutti i file necessari, oppure metterli in un unico file .zip e caricare quello.
Uno degli aspetti che mi ha sempre attratto più di questo software è sempre stata la sua versatilità e possibilità di personalizzazione. Anche questo modello è quindi personalizzabile, tramite MyTomtom potrete aggiungere non solo i già citati POI, icone e avvisi, ma anche simboli auto, schemi di colore, immagini di accensione e spegnimento, voci guida differenti, anche quelle che trovate sul nostro sito.
Un paio di difetti: pare non ci sia una gestione completa degli itinerari tramite i file .itn, e, oltre ai contenuti supportati da MyTomtom, non è possibile aggiungere altro come invece poteva sui vecchi modelli (il trucchetto per fare gli screenshot o qualche programmino esterno come un media player, giusto per fare un paio di esempi). Non è presente nessuna funzione di serie per file multimediali, come foto o filmati o mp3, cosa che altri concorrenti hanno.
Queste funzioni avanzate erano usate solo da qualche Tecnofun, e sono sicuro che più di una Moglie è contenta di usare solo il browser per caricare contenuti sul dispositivo, anche se io ho trovato l’ interfaccia forse un po’ dispersiva.
Aggiornamenti
Come detto, avete diritto, con questo dispositivo, a diversi tipi di aggiornamento: software di navigazione e mappe per tutta la vita del dispositivo, più i dati dei servizi Live. Ho voluto attendere un poco prima di pubblicare questa recensione per testare anche questo aspetto: quello della notifica, download e installazione degli aggiornamenti. Quando vi è probabilità che esista una versione più aggiornata delle mappe installate sul dispositivo, sarà lui stesso a notificarvelo, persino con troppo zelo. Gli aggiornamenti del software, mappe e dei vari servizi (esempio QuickFixGPS o gli autovelox Tomtom) vengono notificati anche tramite MyTomtom, che permette anche lo scaricamento degli stessi sul pc e la loro sucessiva installazione sul dispositivo connesso via USB. In particolare ho voluto mettere alla prova l’aggiornamento della cartografia. Pesa 2,9 Gb, e MyTomtom li ha scaricati con la mia connessione (mobile) in varie sessioni, più o meno lunghe, in varie condizioni di ampiezza di banda. Lo scaricamento, nonostante il diverso tempo necessario (dipendente dalla connessione)è andato a buon fine al primo tentativo, e l’installazione sul dispositivo ha richiesto circa 40 minuti.
Prezzo
Eh, lo so: in tempi come questi questa parte può essere la meno simpatica. E a un prezzo di listino di 249 euro il prodotto non sembra molto appetibile, soprattutto se confrontato a qualche moderno tablet o smartphone Android, che oltre ad avere un navigatore online di serie può fare anche molto altro e ha un comparto hardware solitamente decisamente superiore. C’è da dire però che lo street price del Tom Tom 825 è decisamente più basso del listino (nel momento in cui scrivo si può trovare a 160-170 euro), e che servizi Live per un anno del valore di 50 euro che comprende naturalmente anche tutto il traffico dati che riuscirete a generare con la SIM interna e abbonamento a vita agli aggiornamenti della cartografia sono un valore aggiunto enorme.
Se già siete in possesso di uno dei dispositivi citati sopra, forse fareste bene a valutare l’ acquisto dell’applicazione di navigazione Tomtom dedicata ad essi, ma se eravate indirizzati a un dispositivo stand alone, sicuramente l’825 Live può essere preso in considerazione, valutando la sua durata nel tempo, che si prevede superiore a smartphone e tablet che hanno una obsolescenza superiore.
Conclusioni
Ricapitolando, il Tomtom Go Live 825M è davvero un ottimo prodotto, il compromesso di fascia medio alta tra i navigatori portatili della casa olandese, con una dotazione di mappe addirittura esagerata se si considerano i normali spostamenti di un’ auto privata. Non è un modello uscito ieri, sicuramente non è dotato di hardware innovativo, ma la giusta calibrazione di misura, funzioni e facilità d’ uso ne fa un modello di riferimento che venderà ancora per parecchio tempo credo.
Cosa mi è piaciuto di più:
Il display da 5 pollici, davvero ampio, luminoso e piacevole. La possibilità di inserire i nostri contenuti senza troppe complicazioni, la gestione dei PDI e degli avvisi, la facilità di utilizzo, Il vivavoce Bluetooth.
Cosa mi è piaciuto di meno:
Il pannello touch di tipo resistivo, davvero inadeguato per un modello di questa qualità. E forse il riconoscimento vocale, di una generazione precedente rispetto ai sistemi più in voga ora, anche se comunque utile.
Riferimenti
Sito Tomtom
Pagina ufficiale del TomtomGo 825M Live
Discussione sul TomtomGO 820 e 825 nel Forum di Poigps.com