Calibrazione delle Mappe
Per ottenere da un mappa scansionata (o già presente su file) in formato .bpm, .jpeg o altri formati ancora, una mappa eseguibile dal programma Ozi è necessario referenziare (calibrare) la “foto” della mappa stessa, dandogli appunto delle referenze geografiche.
Si dovrà innanzi tutto partire da un presupposto per tale operazione: è necessario avere almeno 3/4 punti (espressi in coordinate) di riferimento sulla mappa stessa. (sarà più facile capirlo dopo!)
Procedura di calibrazione
Per aprire l’immagine della mappa che vogliamo calibrare basta andare su “File” quindi “Carica e calibra l’immagine della mappa”.
Una volta selezionato il file questi verrà aperto sullo schermo , mentre alla destra comparirà una finestra con delle linguette (setup, Punto 1, Punto 2, ecc..) ed altre funzioni.
La calibrazione avviene con il posizionamento di determinati punti sulla mappa che riportano ai punti reali.
Il procedimento normale prevede l’uso di 3 punti.
Vi sono poi altri procedimenti che arrivano ad avere anche più di 7 punti, ma sono sconsigliati dalla guida stessa di Ozi a cui vi rimando per capire con profondità questo concetto.
Set up
In setup vengono indicate tutte le informazioni base riguardante la mappa da scannarizzare (o già in bmp...)
Nella norma sono tutti dati che devono essere riportati sulla mappa che vogliamo referenziare.
- Nome mappa sarà il nome che prenderà la mappa che vogliamo creare.
- datum mappa è il datum che deve avere la mappa. Questo è uno (insieme ai punti per la claibrazione) dei dati BASILARI per il corretto funzionamento della mappa.1)
- declinazione magnetica. anche questo dato deve essere ricavato dalla mappa.
- Proiezione mappa è la selezione del tipo di coordinate che sono utilizzate sulla mappa. Nel caso in cui vi siano ancora delle ulteriori scelte da fare il bottone “Setup proiezione” diventerà clicabile.
Opzioni
Con il tasto opzioni verrà aperta una finestra che ci permetterà di effetuare alcune operazioni avanzate per la mappa.
- Allega fila alla mappa permette di aggiungere file di waypoints, tracce, rotte ed eventi che saranno caricati in maniera permanente al momento del caricamento della mappa stessa,e ne netreranno come a far parte. Non sarà possibile cancellarli e per far sì che non vengano più visualizzati si divrà entrare nel menu “file” e “Controlla calibrazione mappe” dove ritroveremo il campo “opzioni”.
- usa calibrazione polinominale permette l’utilizzo di più di 7 punti di calibrazione.
- Moving Map. Flaggando la casellina la mappa corrente verà inclusa nella ricerca delle mappe sul Moving Map.
- calibrazione BSB. BSB è un particolare formato di mappe elettroniche che di solito sono affiancate già da un file di calibrazione. Con questa opzione è possibile scegliere se utilizzare quel file oppure far fare l’operazione a Ozi.
- Tasto marcatori d’angolo. Mostrando i marcatori d’angolo e riposizionandoli esattamente agli angoli di dove finisce la mappa (inteso per esempio nel caso di bordi bianchi, dove la mappa reale termina) è possibile dare un “confine” alla mappa stessa in modo che non vengano mai rappresentati waypoint al di fuori della parte mappata. In questo modo non è necessario avere un bordo mappa perfettamente “pulito”.
Infine abbiamo i tasti che ci permettono di mostrare la finestra zoom cursore e la finetra vista mappa nonchè i tasti di salvataggio o annullamento.
Punti di calibrazione
I punti di calibrazione che nella finestra di calibrazione compaiono come “punto 1”, “punto 2”, ecc.. sono i punti , espressi in coordinate, a noi noti che ci premetteranno di calibrare la mappa.
Come abbiamo già spiegato sono punti che si possono ricavare dalla mappa stessa (per esempio dai reticoli) o fanno riferimento a precisi Waypoints e riferimenti naturali in precedenza presi.
Più questi punti sono precisi ed accurati più sarà fatta bene la calibrazione. Facciamo però attenzione, prima di rilevare tali punti, a seguire le regole sottostanti per la calibrazione.
Esistono diversi “metodi” di calibrazione in base ai punti che abbiamo, e per ogni metodo è consigliabile seguire uno schema abbastanza preciso di distribuzione di tali punti.
La calibrazione ideale (in realtà la più semplice e sicura...) è quella effettuata con 3/4 punti, anche se è possibile effetuare calibrazioni a partire da 2 punti.
i punti vanno distribuiti prima verso i 4 angoli e poi distribuiti sulla carta, ma mai posizionare i punti agli estremi (=bordi) dei 4 angoli o agli estremi dei lati. Non risulterebbe affidabile come calibrazione.
- Calibrazione a 2 punti: in presenza di due punti di calibrazione occorre cercare di porre i due punti il più distanta possibile senza mai allinearli in orizzontale o in verticale.
- Calibraizone a 3 punti: come sopra cercare di porre i tre punti distanti tra loro, in direzione degli angoli, senza eccedere (come detto nella nota sopra), e senza allinerali in nessuna direzione.
- Calibrazione a 4 o più punti: la disposizione avviene a partire dalgi angoli sino ad arrivare a distribuire i punti in ordine sparso sulla mappa...
Se non si è assolutamente certi della loro precisione non superare i 4/5 punti di calibrazione, o invece di avere un miglioramento della calibrazione stessa si rischierà di avere minor precisione perchè Ozi andrà a fare una “media” dei punti per ottenere la calibrazione.
Immissione dei punti
Procediamo ora all’immissione delle coordinate.
Cliaccando su punto 1 la finestra cambierà aspetto riportando le seguenti opzioni che dovremo inserie manualmente o (in alcuni casi) sarà possibilie “importare”.
- Coordinate immagine si potrà utilizzare come riferimento nel caso si conoscano le coordinate x-y pixel dell’immagine stessa.
- Gradi e minuti dà la possibilita di inserire le coordinate del punto da noi identificato (espresse in gradi decimali !ATTENZIONE!). Nel caso di waypoint caricati sul gps basta colegare quest’ultimo al pc, scaricare i dati dei waypoints ed una volta effettuato ciò con il tastone a sinistra “WP” i dati verranno importati in automatico.
- Coordinate UTM se invece di avere coordinate espresse in gradi abbiamo coordinate espresse in UTM.
Una volta inseriti i dati necessari basterà spostare il puntatore sull’immagine della mappa e quest’ultimo assumerà la forma di un mirino con il numero 1.
Si cercherà quindi il riferimento e si posizionerà appunto il “punto 1” nella sua esatta posizione.
In questo modo avremo applicato il primo puto di calibrazione sulla mappa.
Per i punti successivi non servirà altro che procedere in egual modo fino a cne non avremo posizionato tutti i punti.
Una volta eseguito ciò basterà salvare.
Al salvataggio verrà creato il file.map contenente tutti i dati di calibrazione, ma anche il percorso del file immagine della mappa. Se tale file viene spostato Ozi aprirà un messaggio che chiederà in nuovo percorso, ad ogni apertura di tale mappa. Quindi se decidete di variare la poszione del file immagine è necessario aprire il file.map con un editor di testi e modificare il percorso.
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La mappa è ora pronta per l’uso.
Il Datum deve essere indicato sulla mappa cartacea (o tramite un file txt in caso di mappe già digitalizzate) da cui volgiamo procedere alla creazione della mappa referenziata.
Senza tale dato la mappa non sarà mai calibrata correttamente.
Comuqnue in sua mancanza selezionare ED50 - European 1950 se la mappa è recente