Oramai il navigatore GPS portatile è entrato a far parte dell’ uso quotidiano, è il gadget di questo Natale e di quello scorso, è di moda possederne uno, e non è più relegato ai pochi appassionati di questa applicazione della tecnologia, come lo era fino a pochi anni fa, complice un notevole abbassamento dei prezzi che ha reso tali apparecchi più accessibili e più piccoli, più appetibili.
Un navigatore satellitare portatile, oggi, si può presentare sotto varie forme: infatti oltre al classico navigatore, esistono anche programmi per computer palmari (PocketPC o PalmOS o SmartPhone) o software per i telefonini evoluti dotati di un sistema operativo.
Qualunque sia la natura dell’ apparecchio tascabile a cui chiediamo aiuto sul percorso migliore da intraprendere, ci sono dei consigli di base, nell’ utilizzo, soprattutto in automobile, che è bene conoscere.
Soprattutto per quanto riguarda il loro posizionamento, che è da valutare con attenzione, e non da improvvisare. Può sembrare una cosa scontata, ma a valutare dalle installazioni quantomeno fantasiose che non è più così raro vedere mentre si viaggia in auto in città, forse non è così.
La scelta della posizione in auto di un apparecchio è molto importante, e va effettuata tenendo conto di varie componenti:
Il fattore più importante da tenere presente è quello della sicurezza. In nessun caso il dispositivo dovrà essere posizionato dove può essere di intralcio nei normali muovimenti del guidatore, esso non deve limitare o impedire i muovimenti di sterzate in manovra, cambi di marcia, impedire di operare sui vari comandi primari e secondari (come quelli di ventilazione interna) della vettura.
E’ di vitale importanza anche non installare il dispositivo nel raggio di azione di air-bag, per la vostra incolumità fisica in caso di incidenti, o che non sia di intralcio nell’ apertura di eventuali cassetti e vani portaoggetti e simili.
Qualunque sistema di fissaggio utilizziate, è indispensabile che sia saldo, che non faccia cadere il dispositivo nemmeno se capitate in una grossa buca, o se affrontate a 50Km/h un dosso molto alto che per distrazione non avevate visto. Al contempo, non deve vibrare durante la marcia, per permettervi una lettura chiara e veloce con una sola occhiata.
Tenete in considerazione anche gli eventuali cavi che si collegano al dispositivo: alimentazione, antenna GPS (ove non è interna al dispositivo stesso) eventuali altri cavi per il ricevitore TMC o con altri dispositivi..
Non devono mai restare “a penzoloni” devono essere il più possibile inseriti nel cruscotto, lungo il parabrezza e simili, per evitare di rimanerne impigliati (e di solito ci si trascina il dispositivo che fa voli disastrosi) o che ostacolino la guida o le manovre di emergenza.
Non bisogna mai impostare gli itinerari o modificare le impostazioni del navigatore mentre si guida: si deve accostare e farlo in sicurezza, o in alternativa può farlo un vostro passeggero (alcuni modelli sono dotati anche di telecomando) o potete usare un software per dare i comandi a voce (come Voice2Go, per palmari PocketPC).
Dove posizionare il dispositivo, è la prima cosa da decidere, e la più importante per la vostra sicurezza e per l’integrità del dispositivo stesso.
Troppo spesso vedo in strada persone con il loro navigatore piazzato a ventosa esattamente al centro del parabrezza, con i cavi di alimentazione che pendono verso il basso. Mi è capitato anche di vedere un tizio con il navigatore attaccato alla zona del parabrezza proprio sopra il volante, davanti al viso.. In piena visuale. Forse pensava di giocare alla sua console preferita, e invece stava guidando una vettura di metallo di 1000Kg circa lanciata a 90Km/h in una strada pubblica.
Tutto questo è estremamente pericoloso!
Ogni navigatore satellitare serio è dotato di audio che vi indica, a voce, la strada da seguire. Dopo un breve periodo di apprendimento, in cui imparerete a “conoscere” il modo di parlare del vostro apparecchio, capirete senza pericolo di fraintendimenti quello che vi vuole suggerire.. Capirete che “spostati sulla destra” può voler dire “obliquo a destra” e via così.
Quindi, nel 90% dei casi, potrete viaggiare tranquillamente seguendo le indicazioni vocali. Solo in caso di intersezioni particolarmente complesse e dubbio, si può gettare una occhiata al display del vostro compagno digitale che vi chiarirà visivamente ogni dubbio in una frazione di secondo, esattamente come si consulta uno strumento di bordo dell’autoveicolo.
Quindi, il navigatore satellitare, va posizionato fuori dal normale spettro visuale di guida. In altre parole, non deve intralciare o ridurre in nessun modo, la visuale della strada da parte del guidatore. Per questo motivo, il posizionamento a ventosa sul parabrezza, va fatto con molto criterio e in modo che non sia di impaccio alla visuale.
La visibilità va tenuta in considerazione, nella fase di scelta della posizione: le installazioni a parabrezza, sono troppo spesso vittima di luce diretta del sole, che non aiuta i nostri display LCD a dare una immagine luminosa e ben contrastata come lo è quella di uno schermo di lettura immediata.
Ogni dispositivo può soffrire in maniera più o meno accentuata di questo problema, ma è preferibile evitarlo in partenza, scegliendo posizioni migliori, come più in basso, nella console centrale sopra il tunnel, o più in alto, sopra lo specchietto interno appena sotto il tettuccio, ad esempio.
Avere il navigatore fuori dalla normale visuale di guida, aiuta anche a non stancare gli occhi con il continuo bagliore di un display LCD (di solito bastano le 8 ore passate davanti al PC in ufficio). Per lo stesso motivo, quando il sole tramonta, è bene utilizzare la “visuale notturna” del proprio software, ove presente, e regolare la luminosità del display, abbassandola di conseguenza (circa il 40% - 50% di quella che utilizzate di giorno) per non affaticare inutilmente la vista.
Un’ altra interpretazione di “visibilità” potrebbe essere “quanto è visibile il navigatore alle altre persone”. Proprio su questo aspetto bisognerebbe modificare di più i propri comportamenti.
Questi apparecchi sono ora visti un po’ come uno status symbol, esattamente come i primi telefoni cellulari. Non importava molto se erano funzionali, comodi o pratici da usare, importava esibirli. Lo stesso, aimè, sembra si stia verificando con i navigatori portatili.
Siamo d’accordo che è un bel “giocattolino”, e se ci entusiasma vorremmo mostrarlo a tutti (anche alle auto che ci seguono) e così, a volte, il navigatore diventa il gadget tecnologico su cui richiamare l’attenzione, una specie di ciliegina sulla torta della nostra autovettura.
E’ un comportamento da evitare! Non dimentichiamoci che tali apparecchi costano sempre qualche centinaio di euro, che sono di moda e che stanno comodamente in una tasca, quindi sono divenuti molto appetibili per i ladri.
Posizioni più discrete vi rendono meno esposti quando, una volta a destinazione, parcheggiate l’auto e togliete il dispositivo. (perché lo togliete vero??)
Il dispositivo non va mai lasciato sull’auto, ma va portato via con sé. Prediligete apparecchi piccoli e tascabili, piuttosto che altri più ingombranti con HD e mappe di tutto il mondo che non sfrutterete mai. Attenzione, perché non va mai lasciato in auto nemmeno il supporto.
Soprattutto quelli a ventosa. Lasciare il supporto a ventosa attaccato al parabrezza è come avere un adesivo fosforescente rotondo di 8 cm di diametro che dice “QUI ho un navigatore!”
Ed è facile ritrovarsi con un vetro rotto, anche se il navigatore lo avevate in tasca. Se avete antenne esterne al dispositivo, fate in modo che siano fissate in modo definitivo e discreto oppure di portarvele con voi.
Bisogna tenere conto anche della ricezione dei segnali satellitari GPS: ove l’antenna GPS sia integrata nel dispositivo e si utilizzi un’auto con particolari schermature al parabrezza, potrebbe essere difficoltoso riuscire a trovare una posizione che sia il giusto compromesso tra quella ideale per il navigatore e quella necessaria per ricevere un segnale GPS discreto.
Qualora non si riesca a trovare la giusta “via di mezzo”, si dovrà ricorrere a una antenna esterna al dispositivo, che si può piazzare nel punto con migliore ricezione (come anche sotto il lunotto posteriore, ad esempio).
In linea generale, una antenna GPS, per la ricezione ottimale, deve essere parallela al terreno, e con la parte bombata rivolta verso l’alto, con meno ostacoli possibili tra essa e il cielo (non è raro vedere possessori di palmari con antenna integrata completamente aperta, e cioè quasi verticale al terreno.. è errato! Va tenuta orizzontale: non è una radio, ma un navigatore GPS).
Quindi, la migliore ricezione si ottiene solitamente sul cruscotto, sotto al parabrezza, o comunque al di sotto di altra superficie vetrata. I vetri delle automobili sono i cosiddetti “vetri di sicurezza” e contengono normalmente una piccola percentuale di piombo, che limita un poco ogni tipo di segnale elettromagnetico. Ma se avete un parabrezza comune la differenza è così minima da non essere solitamente rilevante, rispetto al livello di segnale all’ esterno.
Vi è da aggiungere che i ricevitori GPS basati su chip SirfStar III risentono molto meno di ostacoli e schermature rispetto ai loro predecessori,
Se invece la vostra auto è dotata dei nuovi parabrezza “schermati”, cioè dotati di particolari trattamenti o pellicole atte a riflettere le onde elettromagnetiche (come lo sono la luce e il calore del sole), potreste notare notevoli differenze di segnale tra l’interno e l’esterno dell’auto.
Per avere conferma se l’allestimento della vostra vettura prevede tale caratteristica, potete rivolgervi al vostro concessionario. Esso dovrebbe essere in grado di indicarvi anche quella piccola area priva di schermo che ogni parabrezza “schermato” ha, per permettere il funzionamento di apparecchiature come anche il Telepass (solitamente tale area è posizionata dietro o sopra lo specchietto interno, ma non è detto: alcuni modelli la hanno al centro in basso).
Se non riuscite a sfruttare tale area, potete provare a posizionare l’antenna tra il cruscotto strumenti e il montante sinistro del parabrezza, per ricevere il segnale dei satelliti attraverso il finestrino laterale sinistro.
Altrimenti, utilizzate una antenna esterna al navigatore da posizionare nel punto migliore.
Vediamo quindi alcune posizioni consigliabili rispetto ad altre.
Posizionamento del navigatore GPS in automobile:
Verde = Posizioni consigliate
Rosso = Posizioni decisamente sconsigliate
E’ una installazione a cruscotto: per utilizzare il supporto a ventosa è indispensabile rendere liscio il cruscotto tramite l’apposito dischetto adesivo da pochi euro, altrimenti si possono usare kit di montaggio specifici per cruscotto.
PRO: E’ una delle posizioni più pratiche: non è un caso che sia nella zona dove normalmente trovano posto le autoradio: E’ fuori dalla visuale di guida, è “a portata di mano” per operare sui menù, è difficilmente raggiunta dai raggi diretti del sole. La vicinanza del tunnel centrale può essere utile per accogliere la cavetteria e solitamente è vicina anche la presa accendisigari a 12V.
CONTRO: nelle automobili più piccole, potrebbe dare fastidio al passeggero che rischierebbe di toccarlo con il ginocchio.
Ecco il famigerato dischetto plastico con biadesivo:
Non è di facilissima reperibilità, una buona idea per autorealizzarlo da sé in maniera economica è nata dai forum: é necessario avere un contenitore di patatine “a tubo”, lo stesso contenitore che si può trasformare, segunedo un progetto su internet, in una buona antenna Yagi per il Wi-Fi.
Si recupera il fondo metallico di tale tubo, che è liscio e ha un piccolo bordo. Si può verniciare con smalto spray per metalli. Per attaccarlo al cruscotto si consiglia un biadesivo specifico per l’uso in auto, come quelli della 3M.
Non su tutte le auto vi è sufficiente spazio a sinistra del quadro strumenti. Consigliata a chi ha problemi di ricezione e parabrezza schermato.
PRO: E’ una posizione che consente una discreta ricezione anche in presenza di parabrezza schermati, in quanto è molto vicino al finestrino laterale sinistro, permettendo la ricezione dei segnali satellitari attraverso di esso. Spesso posizionando qui il navigatore si evita l’acquisto di una antenna GPS esterna. Anche le installazioni a ventosa sulle superfici vetrate, sono meno visibili dall’ esterno, essendo negli angoli delle stesse.
CONTRO: La fruibilità di tale posizione varia molto da vettura a vettura. A volte lo spazio è troppo angusto e il volante potrebbe ostruirne l’accessibilità o la visibilità.
Buon compromesso tra l’installazione a parabrezza e quella sul tunnel centrale.
PRO: Buona visibilità del display per tutti i passeggeri della vettura, facile accessibilità al dispositivo. Fuori dalla visuale di guida. Buona vicinanza al cruscotto per l’occultamento e il fissaggio dei cavi.
CONTRO: Su alcune vetture, le bocchette sono molto in alto e quindi spesso raggiunte dai raggi solari diretti.
Il posizionamento del dispositivo, potrebbe ostruire quasi completamente la bocchetta, rendendola inservibile. Per il fissaggio sulle bocchette di aerazione occorrono kit specifici, non economici e non sempre facili da reperire. Potrebbe ostruire l’ accessibilità a qualche comando secondario della vettura.
E’ una posizione originale, che però rende molto visibile il dispositivo a chi vi segue, soprattutto di notte.
PRO: Ottima protezione per la luce solare diretta: lì non arriverà mai, a meno che non abbiate una cabriolet.. Distanza e ergonomia buone, in quanto gli occhi sono già abituati a mettere a fuoco lo specchietto interno e con un solo colpo d’occhio potete verificare entrambi.
CONTRO: Difficile posizionare i cavi lungo il profilo del parabrezza, posizione un po’ esposta agli sguardi indiscreti (a meno di possedere un’ auto molto bassa) Possibile difficoltà di visuale in caso di controluce e possibile ostacolo con le alette parasole.
La più semplice e spontanea, che va fatta però con criterio.
PRO: semplice e rapida, molto pratico togliere e mettere la ventosa a vetro.
CONTRO: A seconda della conformazione del cruscotto e del parabrezza, si possono avere problemi con la luce del sole o di ostruzione della visibilità di guida.
Spesso, in dotazione con il navigatore o kit di navigazione, troviamo anche un supporto a ventosa, con braccetto flessibile o meno. Anche questo accessorio, di sovente viene usato in modo non ottimale.
I supporti a ventosa sono in grado di garantire il giusto grado di adesione a una superficie, solo se quest’ ultima è perfettamente liscia e priva di residui oleosi o grassi. Per questo motivo, pulite sempre con attenzione, e possibilmente con un liquido dal potere sgrassante, come l’alcool denaturato, la superficie a cui dovrà aderire la ventosa.
Se intendete posizionarlo su una superficie che non è esattamente liscia e lucida (come ad esempio il cruscotto) utilizzate l’apposito dischetto adesivo da frapporre tra la superficie e la ventosa.
Esso è costituito da un dischetto plastico nero, con un lato liscio, bordato in modo da accogliere la ventosa e facilitarne la centratura, e l’altro lato dotato di bi-adesivo di ottima qualità, studiato per resistere all’escursione termica che subisce il cruscotto di un’automobile.
Anche la ventosa in gomma va mantenuta pulita, ma per evitare di intaccarne il materiale, è preferibile usare detergenti non troppo aggressivi, e in lievissima quantità.
Perché aderisca a dovere, la ventosa deve mantenere le sue doti di elasticità e malleabilità. Per questo, bisogna fare attenzione a non esporla a condizioni estreme (lasciarla tutto il giorno attaccata al vetro nel giorno più caldo dell’anno oppure dimenticarsela sul muretto in giardino nella nottata più fredda del decennio, potrebbero non essere buone idee..)
Una delle cause di distacchi estemporanei non richiesti è proprio la bassa temperatura, che irrigidisce la ventosa. Quando la sera di un rigido inverno, dovete ritornare a casa, e estraete il supporto a ventosa dal vano portaoggetti dell’auto, prima di farla aderire al posto consueto, verificate che non sia fredda, e, nel caso, scaldatela qualche istante con le mani o strofinandola con un panno o anche sui pantaloni per scaldarla un poco prima di farla aderire.
Solo qualche decina di secondi, che potrebbero salvare il vostro dispositivo da rovinose cadute.
Ia ventosa è una soluzione veloce, pratica, che vi permette di riporre tutto nei vani dell’auto quando parcheggiate, senza lasciare in vista niente di appetibile per i malintenzionati. L’esperienza non ha dimostrato significative differenze di deterioramento della stessa tra chi la attacca e stacca ogni volta e chi invece la lascia sempre fissa al vetro. Per evitare il già citato problema di furti e vandalismi, quindi, è preferibile metterla e toglierla ogni qual volta ci servirà il navigatore.
Molti supporti a ventosa hanno un braccetto flessibile. Anche per questo ci sono dei suggerimenti.
Spesso il braccetto è discretamente lungo. Questo fa sì che possa essere soggetto a vibrazioni e oscillazioni durante la marcia. Queste sono deleterie per una buona lettura del display (è come leggere il giornale sulle montagne russe) e vanno quindi evitate.
Sfruttate la lunghezza del braccetto per modellarlo in modo che si appoggi al cruscotto, per accorciare il più possibile il “braccio” e limitare le oscillazioni. Se l’installazione che avete scelto è a parabrezza, modellate il braccetto in modo che la ventosa resti nascosta alla vostra vista dal navigatore stesso, in modo da ostruire la visuale di guida il meno possibile, o, ove la conformazione dell’auto non lo permetta, che sia quanto più si riesce verso il bordo del parabrezza o comunque meno di ostacolo possibile per la visone della strada dal posto di guida.
Naturalmente, quale tra queste opzioni sia quella ottimale, dipende molto dal tipo di auto, dalla stazza del guidatore, da altri eventuali accessori installati, e vanno valutate quindi caso per caso.
Spero che questi consigli possano tornarvi utili e che portino a un utilizzo più responsabile dei navigatori GPS.
Ricordiamoci che essi non hanno la patente: sono un validissimo aiuto alla guida, ma non hanno occhi, cervello e educazione stradale come invece abbiamo noi.
Ci consigliano il percorso, dove non lo conosciamo, e la nostra coscienza e esperienza di guida ci deve permettere di valutare il consiglio del navigatore e di attuarlo solo se è sensato.
Purtroppo, allo stato attuale della tecnologia e del mercato non possiamo avere cartografie che riproducano la situazione effettiva della rete viabilistica in tempo reale, capita così che l’apparecchio ci indichi di svoltare in una strada che è chiusa per lavori, o che ci dica di prendere un senso unico contromano, perché tali variazioni non sono presenti nella sua cartografia.
Usiamo sempre la testa, usiamo il navigatore quale aiuto alla guida e solo quando ci necessita veramente e ricordiamoci che se il suo compito è dirci la direzione, il nostro è quello di soppesare le condizioni della strada, del traffico, della segnaletica per valutare come mettere in pratica il percorso consigliato.
Buona navigazione a tutti!
— Zzed 06/03/2007 23:28